LEZIONI CONCERTO SU CORI D’OPERA

PRIMO APPUNTAMENTO

Bel conforto al mietitore, da L’ELISIR D’AMORE di Gaetano Donizetti.

Paesi Baschi. Fine Settecento. È qui che comincia il nostro viaggio, un viaggio non solo musicale, ma anche geografico, che ci porterà a scoprire regioni, paesi, culture, popoli e ovviamente musiche, attraverso la voce dei Cori e dei loro compositori.

SECONDO APPUNTAMENTO

O Signore dal tetto natio, da I LOMBARDI ALLA PRIMA CROCIATA di Giuseppe Verdi Milano.

E’ in questa città, nel famoso Teatro alla Scala, che l’Elisir d’Amore andò per la prima volta in scena, nel lontano 1832. Ed è sempre a Milano che restiamo per la seconda tappa del nostro viaggio. Ma in tutt’altra epoca, alla fine dell’anno Mille. Immaginatevi una Milano ancora in costruzione, dove gli arcivescovi comandano e fanno sorgere edifici splendidi come la Basilica di San Satiro. Ed è proprio in una basilica, nella Chiesa di Sant’Ambrogio, che ha inizio l’opera di Giuseppe Verdi I Lombardi alla prima Crociata.

TERZO APPUNTAMENTO

Fuoco di Gioia da OTELLO di Giuseppe Verdi.

Ed è proprio Otello che ci fa fare un salto, per la nostra terza tappa, in mezzo al mar Mediterraneo, nella bellissima isola di Cipro. Un’isola dalla storia difficile, dalle molteplici dominazioni. Noi ci fermeremo all’età moderna, al XV secolo, quando Cipro è sotto il controllo della Repubblica di Venezia ed è però oggetto delle mire dei Turchi… È qui in questa bellissima isola, infatti, che si svolgono le vicende dell’Otello, questa volta però quello di Giuseppe Verdi. Una storia di amore, odio, gelosia, sotterfugi, tradimenti, giochi di potere. Una sfida tra il Bene e il Male, tra l’amore puro e dolce di Desdemona e la gelosia e l’astuzia di Jago.

QUARTO APPUNTAMENTO

Gli aranci olezzano, da CAVALLERIA RUSTICANA di Pietro Mascagni.

Questo è l’ultimo indizio: è il paese delle arance, del suolo fiorito la cui aria, in primavera, è tutto un profumo… Ma quel che ne fa una terra necessaria a vedersi e unica al mondo, è il fatto che da un’estremità all’altra, essa si può definire uno strano e divino museo di architettura. (Guy de Maupassant) Ebbene sì! Non può che essere la Sicilia! La Sicilia che diventa protagonista nell’opera Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, con i suoi profumi, i suoi colori, i suoi suoni, le sue vicende tragiche, con le vicende dei suoi contadini, di passioni, amori, gelosie, tradimenti e duelli d’onore. La storia è infatti ambientata a Vizzini, un piccolo paese vicino Catania. È la mattina di Pasqua, il sole sta sorgendo e la luce filtra dalle finestre, il paese si sta svegliando…

QUINTO APPUNTAMENTO

Coro di zingarelle e mattadori, da LA TRAVIATA di Giuseppe Verdi.

Alexandre Dumas figlio del più celebre scrittore omonimo, forse non sarà stato famoso come il padre, autore di capolavori come Il Conte di Montecristo o I Tre Moschettieri, ma a lui dobbiamo l’opera teatrale La Signora delle Camelie dalla quale Francesco Maria Piave trasse ispirazione per la trama di quella che musicata da Giuseppe Verdi sarebbe diventata una delle opere più conosciute ed amate di tutti i tempi, La Traviata. La storia è tragica: siamo a Parigi, dove una giovane prostituta, Violetta Valery, malata di tisi, inneggia all’amore fugace e passeggero finché non incontra Alfredo Germont, un giovane di buona famiglia innamorato di lei da lungo tempo. Il coro ora ci farà ascoltare uno dei brani più famosi: siamo a casa di Flora, un’amica di Violetta. È serata di festa. Sono state chiamate a partecipare delle zingarelle che leggono la mano agli ospiti e i mattadori, i toreri che racconto le loro rocambolesche imprese nell’arena….

SESTO APPUNTAMENTO

Va, pensiero da NABUCCO di Giuseppe Verdi.

Giuseppe camminava per la strada. Faceva freddo e indossava il suo solito ampio soprabito. Bartolomeo gli camminava accanto, cercando di seguire il suo passo frettoloso. Finalmente lo riuscì a raggiungere e, con un’abilità da borseggiatore professionista, fece scivolare un manoscritto in una delle grandi tasche del soprabito. «Cosa stai facendo?» chiese Giuseppe «Dagli un’occhiata quando arrivi a casa» rispose lapidario Bartolomeo, che, conoscendo il suo amico, sapeva che non avrebbe voluto affatto parlare di musica. Giuseppe rientrò a casa. Si sfilò il soprabito e tirò fuori dalla tasca quel mucchio di carte, le mise sul tavolo, alla rinfusa, senza un ordine, senza prestarci troppa attenzione. Ma ecco che l’occhio fu colpito da alcune parole: “Va’ pensiero, sull’ali dorate…” Parole che lo colpirono immediatamente. Ma non era dell’umore. Era stanco. Era triste. Era un momento della sua vita in cui i giorni si trascinavano dolorosi, tutti uguali, senza uno scopo. Troppi lutti, troppa sofferenza aveva patito. Non aveva più voglia di scrivere, di pensare, di lavorare. Lasciò quindi sul tavolo i fogli e andò a letto. Ma non riuscì a prendere sonno. Si rigirò tutta la notte. Quelle parole continuavano a tornargli in mente. La mattina presto, dopo la notte insonne, tornò al manoscritto e lo lesse tutto d’un fiato. E la musica tornò a suonargli nella testa. E questa volta non la cacciò via, ma si mise a scrivere. Nacque così il Nabucco.

Direttore artistico – Gea Garatti Ansini

Coro – International Opera Choir

Maestro del Coro – Giovanni Mirabile

Attrice – Viviana Altieri

Pianoforte – Luca Oddo

Fisarmonica – Andi Zeka

Produzione – Frequenze&Armonici